STORIA DEL DIAMANTE-------- Dicono che l`indistruttibilità sia la sua più importante qualità: indomabile è infatti la traduzione della parola greca adàamanta, termine composto dalla a privativa e dal verbo damac,ossia, domare. Impossibile da lavorare, scalfire o distruggere: per queste ragioni, essere padroni di una tale materia conferiva lustro e potere al suo possessore. Conosciuto sin dal 3000 a.C. nella terra del sol Levante, è comparso in Occidente con le spedizioni di Alessandro Magno, diffondendosi come merce estremamente rara e, pertanto, dall`ottima commerciabilità. Fino al XVII secolo le estrazioni di diamanti si sono concentrate principalmente nei bacini alluvionali dell`India, per essere spostate successivamente in Brasile e in Sudamerica. Tuttavia, la scoperta più importante è quella avvenuta in Sudafrica, nei camini dei vulcani spenti: è lì che sono stati rivenuti i primi diamanti, precisamente nella città di Kimberley (da cui prende il nome la roccia madre dei diamanti, la kimberlite). Grazie a questa rivelazione, il Sudafrica diviene il più importante centro di estrazione di diamanti a livello mondiale, eclissando l`India. Nel corso del tempo, grazie alle migliorie apportate alle tecniche di taglio e rifinitura della gemma e, con la scoperta avvenuta nel XIX secolo che permise di dimostrare la composizione chimica di carbonio propria del diamante, la sua fama si è diffusa in tutto il mondo. Ancora oggi, la pietra preziosa per eccellenza è, indiscutibilmente, il diamante.----------- Le principali caratteristiche dei diamanti (le 4C): BRILLANTEZZA (COLOR). E` la luce bianca riflessa attraverso la parte superiore di un diamante. Se un diamante viene tagliato nelle giuste proporzioni, si avrà una maggiore riflessione della luce dalle faccette, con conseguente aumento della brillantezza. I vari gradi di colore: A definire il colore di un diamante è la presenza, all`interno della sua composizione chimica, di elementi estranei al carbonio.La scala rappresentativa dei colori di un diamante va dal bianco azzurrato al giallastro: il diamante dal più alto valore è quello puro, ed è di un bianco brillante (detto anche D color). Il colore giallo, invece, è determinato dalla presenza di una maggiore o minore quantitàdi azoto.Tutti i colori estranei allo spettro precedentemente descritto sono definiti fancy: la fantasia di questi colori (verde, rosa, malva,blu),dal fascino raro, contribuisce ad accrescere il valore della gemma. Una scala su cui ci si basa per descrivere le sottili sfumature di colore di una pietra. La lettera D si riferisce alle pietre perfettamente incolori, le più rare e costose. Spostandosi lungo la scala normale del colore dalla D alla Z, le tonalità gialle e/o marroni aumentano progressivamente. Solo un osservatore esperto in condizioni di illuminazione particolari è in grado di vedere la differenza tra due livelli successivi (come E ed F). Comunque, molte persone, con un minimo di esperienza, sono in grado di vedere la differenza fra colori che lungo la scala distano fra di loro diverse lettere (come E e H). I colori fantasia (fancy) esulano dalla tradizionale scala del colore e vengono classificati a parte per quanto riguarda il colore e il prezzo. Scala del colore: D bianco eccezionale +, E bianco eccezionale, F bianco extra +, G bianco extra, H bianco, I-J bianco leggermente colorito, K-L bianco colorito, M, N-O, P-R, S-Z colorito----------- TAGLIO BRILLANTE (CUT). La forma e la disposizione delle faccette sono studiate per massimizzare la brillantezza, lo scintillio e la bellezza di un diamante. Il taglio è forse la caratteristica più importante tra quelle finora esposte. E` infatti quest`ultima operazione a determinare il valore effettivo del diamante. Processo altamente tecnico e delicato svolto dall`uomo, il taglio fa riferimento alle proporzioni, alla simmetria della pietra e al suo processo di lucidatura. Le proporzioni del diamante fanno riferimento al rapporto ottimale che è possibile realizzare tra grandezza, forma ed angoli di ogni sfaccettatura della pietra; naturalmente, le diverse combinazioni di queste tre caratteristiche possono determinare differenti relazioni tra il diamante e la luce. Partendo da un diamante grezzo, il taglio ottimale della pietra è quello che mantiene il massimo di materia possibile. Le caratteristiche della simmetria sono esaminate attraverso una lente 10x: il criterio di analisi riguarda la frequenza e la visibilità delle stesse. Infine, la brillantezza del diamante dipende anche dalla sua lucidatura, operazione che influenza il modo in cui la luce viene riflessa dal diamante stesso e, di conseguenza, il suo valore complessivo. Utilizzato comunemente con riferimento sia alla forma di una pietra (rotonda, a goccia, ovale, ecc.) che alle proporzioni di taglio (le esatte proporzioni geometriche secondo le quali viene tagliato un diamante). Le proporzioni di una pietra sono il parametro più importante per valutare lo scintillio di un diamante, indipendentemente dalla sua forma. Si può avere il Taglio IDEALE, nei diamanti rotondi perfettamente proporzionati tali da creare il miglior compromesso tra fuoco e brillantezza. Questi diamanti presentano quasi sempre i massimi livelli di lucentezza e simmetria, evidenziando l`estrema cura riposta nella loro lavorazione. Labilità e la perizia utilizzate per eseguire questo taglio permettono di realizzare un diamante di bellezza superiore. I diamanti taglio ideale sono normalmente molto più costosi di quelli tagliati diversamente. Ciò è dovuto a tre fattori principali: 1) sono necessari più tempo e una maggiore abilità per tagliare un diamante con tale precisione, 2) sono pietre molto richieste, e forse, cosa più importante, 3) è necessario sacrificare una buona parte del diamante grezzo originale per ottenere le proporzioni ideali. Si può avere il Taglio OTTIMO, nei diamanti tagliati secondo proporzioni che corrispondono esattamente ai requisiti di profondità. Queste proporzioni fuori del comune massimizzano il fuoco e la brillantezza del diamante. E ancora il Taglio BUONO, nei diamanti tagliati secondo proporzioni accettabili ma non ideali. Queste pietre presentano generalmente un buon livello di brillantezza e fuoco, e costituiscono gioielli di ottima qualità. E ancora Taglio STANDARD, nei diamanti tagliati secondo proporzioni che si discostano da quelle ideali. Sono stati tagliati in modo da recuperare più peso possibile dalla pietra grezza a discapito del fuoco e della brillantezza. Nonostante siano meno costosi dei diamanti tagliati secondo un taglio ottimo o buono, non hanno la brillantezza e lo scintillio che ci si aspetterebbe da un diamante. E infine Taglio MEDIOCRE, nei diamanti tagliati secondo proporzioni che li fanno apparire relativamente poco brillanti. Non si raccomandiamo queste pietre per gioielli di qualità superiore---------- CARATO (CARAT). E` l`unità di peso dei diamanti. È equivalente a 200 milligrammi o 1/5 di grammo. Tanto tempo fa in India si utilizzavano i semi del frutto del carrubo per misurare il peso delle gemme, per la rara proprietà di tali semi di avere tutti lo stesso peso. Oggi si pensa che la parola carato sia derivata da carrubo. Poiché sono sempre più rari, i diamanti più grossi costano molto di più delle pietre più piccole.---------- PUREZZA (CLARITY) indica il livello di imperfezioni o inclusioni. Il livello di purezza di un diamante varia in base alla maggiore o minore presenza di inclusioni. Le inclusioni (possibili deformazioni causate da incidenti che la pietra ha subito durante il suo processo di formazione), rendono le gemme uniche ed irripetibili; tuttavia, la loro presenza incide irrimediabilmente sul valore finale del diamante. Se analizzando una pietra con una lente 10x non è visibile alcuna inclusione, la purezza del diamante può essere definita perfetta. I livelli di purezza comprendono: FL = Flawless, Nessuna inclusione interna o esterna di qualsiasi genere visibile a 10 ingrandimenti da un occhio esperto. È il livello massimo di purezza, corrispondente alle pietre più rare e costose. IF = Internally Flawless, nessuna inclusione interna visibile a 10 ingrandimenti da un occhio esperto, ma potrebbero esservi alcune piccolissime imperfezioni esterne nella finitura. VVS-1 = Very Very Small Inclusions 1, solitamente si tratta di un`unica piccolissima inclusione visibile a 10 ingrandimenti solo da un occhio esperto. VVS-2 = Very Very Small Inclusions 2, piccolissime inclusioni visibili a 10 ingrandimenti solo da un occhio esperto. VS-1 = Very Small Inclusions 1, molto piccole inclusioni visibili 10 ingrandimenti. VS-2 = Very Small Inclusions 2, diverse molto piccole inclusioni visibili a 10 ingrandimenti. SI-1 = Small Inclusions 1, piccole inclusioni visibili a 10 ingrandimenti. SI-2 = Small Inclusions 2, diverse piccole inclusioni visibili a 10 ingrandimenti. SI-3 = Slightly Inclusions 3, inclusioni visibili a occhio nudo solo da un osservatore esperto. I-1 = Included 1, inclusioni visibili a occhio nudo. I-2 = Included 2, molte inclusioni distintamente visibili a occhio nudo che diminuiscono la brillantezza. I-3 = Included 3, molte inclusioni distintamente visibili a occhio nudo che diminuiscono la brillantezza e compromettono la struttura del diamante, rendendolo più fragile.